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[Irlanda / Rough Trade]


LANKUM sono
Ian Lynch
Daragh Lynch
Radie Peat
Cormac MacDiarmada

Quartetto di Dublino ambizioso e innovativo, i LANKUM rimodulano la tradizione folk irlandese e ne ridisegnano il perimetro, arricchendolo di drones, distorsioni e crescendo epici.
Il loro “False Lankum” (2023 - Rough Trade) è stato acclamato dal pubblico e dalla critica internazionale ed è arrivato a un passo dalla vittoria del Mercury. L'album affronta le tematiche della cultura irlandese più antica, i miti, l’esistenzialismo terreno, il rapporto con il trascendente e il mare, incastonate in una cornice sonora di matrice psichedelica. I loro live sono esperienze d'ascolto fortemente immersive in cui un impianto strumentale essenzialmente acustico viene attraversato dalla sperimentazione fino a produrre un muro di suono vasto e caleidoscopico.

“Wrangling Irish folk into new territory, the group’s stunning harmonies lead us through delicate beauty and nightmarish cacophony” - The Guardian, #1 Album Of The Year

“By some measure their most ambitious in terms of instrumentation arrangements and the sheer creation of atmosphere” - Uncut, #1 Album Of The Year 

“A record that captures the sublimity and scale of an entire ocean” - The Quietus, #1 Album of The Year

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Su False Lankum (uscito il 24 marzo 2023 su Rough Trade Records) 

primo singolo “Go Dig My Grave” (video di Peadar Gill)
altro singolo: The New York Trader
 
False Lankum è il seguito di The Livelong Day del 2019, album che gli ha aperto la strada al successo di critica e commerciale e che gli ha permesso di vincere il RTE Choice Music Prize (equivalente irlandese dei Grammy) e il #8 nella lista dei Migliori Album dell’Anno di NPR Music. Partendo da canzoni folk tradizionali, i Lankum le marchiano con la loro impronta facendo leva su pesanti droni e distorsioni che conferiscono nuova intensità e bellezza a ogni brano. Con questo album la band consolida il suo distacco dal genere folk, creando una musica audace e contemporanea che nasce da elementi tradizionali ma è decisamente nuova, e li colloca accanto a compagni di etichetta come Black Midi e Gilla Band. False Lankum contiene anche due brani originali, “Netta Perseus” e “The Turn“, entrambi scritti da Daragh Lynch.

“Go Dig My Grave” è stata scoperta da Radie Peat, che ha imparato la versione dell’album dal canto di Jean Ritchie che la registrò nel 1963 nell’album Jean Ritchie and Doc Watson at Folk City. Fa parte di una famiglia di canzoni che sembrano essere in gran parte costituite dai cosiddetti “floating verses”, originariamente composti come strofe di varie ballate, alcune delle quali risalenti al XVII secolo.

“La nostra interpretazione della canzone tradizionale Go Dig My Grave è incentrata sull’emozione del lutto, che è totalizzante, insopportabile e assoluto“, spiegano i Lankum, “una reazione fisica viscerale a qualcosa che il corpo e la mente sono quasi incapaci di elaborare“. La seconda parte della canzone è ispirata alla tradizione irlandese del keening (dall’irlandese caoineadh), una forma tradizionale di lamento per i defunti. Considerata da alcuni come l’apertura di ‘pericolosi canali di comunicazione con i morti’, questa pratica è stata oggetto di una severa censura da parte della Chiesa cattolica irlandese a partire dal XVII secolo”.

False Lankum, il quarto disco dei Lankum e il terzo su Rough Trade, è stato pensato fin dall’inizio come un’opera completa, una progressione e un viaggio per l’ascoltatore. “Volevamo creare un maggiore contrasto nel disco, in modo che le parti leggere risultassero quasi spirituali e le parti scure fossero incredibilmente cupe, addirittura horror“, spiegano i Lankum. Nelle 12 tracce dell’album, composte da 10 canzoni tradizionali e due originali, la band utilizza una nuova tavolozza per colorare il proprio suono in modo sempre più sperimentale, insieme al produttore di lunga data John ‘Spud’ Murphy.


La stampa sul precedente "The Live Long Day"
 
“Their most extreme statement yet. Rough Trade’s most startling release of the autumn” Mojo  5/5
 
“A fierce and fragile masterpiece” The Irish Times, 5/5
 
“A thorough exploration and devastation of folk’s most conventional tropes is Lankum’s impressive game” The Guardian 5/5 
 
“‘The Livelong Day’ is dark, powerful and disquieting stuff that resonates long after the final note has subsided” Uncut 4/5 lead review
 
“Things are heavier and more apocalyptic-sounding than ever… Spellbinding” Billboard
 
“Artists such as Portishead and Brian Eno come to mind. An album of the year for me” Bob Boilen – NPR (USA)
 
“Incredible… one of the folk scene’s most refreshing and innovative acts” The Sun 4/5
“Writhing with the terror of our times one moment, then rising with indescribable heart and hunger the next; this is traditional song stretched and submerged. … right now, to these ears, it sounds timeless” Folk Radio 

LIVE:
19/10/24 Bologna @ Teatro Celebrazioni, Barezzi Festival (prevendite)

08/06/23 Marina di Ravenna (Ra), Beaches Brew Festival @ Hana-Bi

21/07/23 Terni @ Baravai
22/07/23 Valle Natrella di Castel Del Monte (AQ) @ Paesaggi Sonori
24/07/23 Pisa @ Giardino Scotto
TOUR CANCELLATO, QUI IL COMUNICATO

INFO, SOUND:
MORE PHOTOS:

ultimo aggiornamento: 25/06/2024 16:48:45
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